RIFLESSIONI DI UN SICILIANO - DI CICCIO POLITO

09.04.2016 21:39
22.07.2015 21:14
 
Se sei sulla quarantina potrebbe spuntarti qualche lacrimuccia...
 
Queste sono alcune riflessioni su una generazione, la nostra. Siamo quelli che vedono la casa acquistata allora dai nostri genitori valere oggi 20 o 30 volte tanto, e che pagheranno la propria fino agli 80 anni.
Noi non abbiamo fatto la Guerra, ma abbiamo visto lo sbarco sulla luna,non abbiamo vissuto gli anni di piombo, né abbiamo votato il referendum per l'aborto e la nostra memoria storica comincia coi Mondiali di Spagna '82.
Per non aver vissuto direttamente il '68 ci dicono che non abbiamo ideali, mentre ne sappiamo di politica più di quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri discendenti.
Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo, però ci 
sentivamo dire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto, 
nonostante quelli che sono venuti dopo di noi sì che hanno avuto tutto, e nessuno glielo dice.
Siamo l'ultima generazione che ha imparato a giocare con le 
biglie, a saltare la corda, a giocare a bandiera, a un-due-tre-stella, e allo stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere andati ai parchi di divertimento o aver visto i cartoni animati a colori.
Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di 
elefante e con la cucitura storta; la nostra prima tuta è stata blu con bande bianche sulle maniche e le nostre prime scarpe da ginnastica di marca le abbiamo avute dopo i 10 anni.
Andavamo a scuola quando il 1 novembre era il giorno dei Santi e non Halloween, quando ancora si veniva bocciati, siamo stati gli ultimi a fare la Maturità e alcuni di noi sono stati i pionieri del 3+2...
Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto 
sorbirci Sentieri e i Visitors, Twin Peaks e Beverly Hills (ti 
piacquero allora, vai a rivederli adesso, vedrai che delusione).
Qualcuno di noi ha pianto per Candy-Candy, le ragazzine si sono innamorate dei fratelli di Georgie, abbiamo riso con Spank, ballato con Heather Parisi, cantato con Cristina D'Avena e imparato la mitologia greca con Pollon.
Siamo una generazione che ha visto Maradona fare campagne contro la droga...
Siamo i primi ad essere entrati nel mondo del lavoro come 
Co.Co.Co. e quelli per cui non gli costa niente licenziarci.
Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto nessun avvenimento storico.
Abbiamo imparato che cos'è il terrorismo, abbiamo visto cadere il muro di Berlino, e Clinton avere relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale; siamo state le più giovani vittime di Cernobyl; quelli della nostra generazione l'hanno fatta sì la guerra (Kosovo, Afghanistan, Iraq,ecc.); alcuni di noi hanno gridato NO NATO, fuori le basi dall'Italia, senza sapere molto bene cosa 
significasse, per poi capirlo di colpo un 11 di settembre.
Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di 
chiunque altro,abbiamo giocato a Pac-Man, odiamo Bill Gates e 
credevamo che internet sarebbe stato un mondo libero.
Siamo la generazione di Bim Bum Bam, di Clementina-e-il-Piccolo-Mugnaio-Bianco e del Drive-in.
Siamo la generazione che andò al cinema a vedere i film di Bud 
Spencer e Terence Hill. Quelli cresciuti ascoltando gli Europe e Nik Kamen, e gli ultimi a usare dei gettoni del telefono.
Ci siamo emozionati con Superman, ET o Alla Ricerca dell'Arca 
Perduta.
Bevevamo il Billy e mangiavamo le Big Bubble, ma neanche le Hubba Bubba erano male; al supermercato le cassiere ci davano le caramelline di zucchero come resto. 
Siamo la generazione di Crystal Ball ("con Crystal Ball ci puoi 
giocare..."), delle sorprese del Mulino Bianco, dei mattoncini Lego a forma di mattoncino, dei Puffi, i Voltrons, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara, l'Incredibile Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He-Man, Lamù,Creamy, Kiss Me Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro-Machine, Big Jim e la casa di Barbie di cartone ma con l'ascensore. E alcune di queste cose non dovevano essere poi così male, visto che le hanno riproposte in tempi recenti...
La generazione che ancora si chiede se Mila e Shiro alla fine 
vanno insieme.La generazione che non ricorda Italia-Germania 4 a 3 ma ricorda benissimo l'Italia Mondiale '82, e quella Mondiale del 2006 con la semifinale di Dortmund e che ci viene un riso smorzato quando vogliono darci a bere che l'Italia del 2018 sarà tra le favorite.
L'ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il 
portapacchi della macchina all'inverosimile per andare in vacanza 15 giorni.
Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora vivi: 
viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e senza air-bag; facevamo viaggi di 10-12 ore e non soffrivamo di sindrome da classe turistica.
Non avevamo porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino.
Andavamo in bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o i gomiti.
Le altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale.
Non c'erano i cellulari.
Andavamo a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli spallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle!!!
Mangiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi ,al limite uno era grasso...
Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai infettato.
Al massimo ci trasmettevamo solo i pidocchi a scuola, cosa che le nostre nonne sistemavamo lavandoci la testa con l'aceto.
Non avevamo Playstation, Nintendo 64, videogiochi, 99 canali 
televisivi,dolby-surround, cellulari, computer e Internet, però ce la spassavamo tirandoci gavettoni e rotolandoci per terra tirando su di tutto; bevevamo l'acqua direttamente dalle fontane dei parchi,acqua non imbottigliata, che bevono anche i cani!
E le ragazze si intortavano inseguendole per toccar loro il sedere e giocando al gioco della bottiglia o a quello della verità, non in una chat
Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e 
abbiamo imparato a crescere con tutto ciò.
Tu sei uno dei nostri? Congratulazioni!
 
dI Ciccio Polito