I QUATTRO MANDAMENTI di PALERMO - TRIBUNALE - di ANGELO GIAMMANCO
09.04.2016 23:27
07.07.2015 23:17

Il nome attuale è Mandamento Tribunali (anche se viene chiamata comunemente in città con il vecchio nome arabo). Il nome deriva dalla presenza al suo interno dell'ex tribunale dell'Inquisizione, palazzo storico comunemente noto con il nome Palazzo Chiaramonte-Steri.
Il Mandamento Tribunali, delimitato da via Maqueda, da corso Vittorio Emanuele, dal Foro Italico e da via Lincoln, deve il suo nome alla presenza dell'ex Tribunale dell'Inquisizione Siciliana. Questo mandamento confina, sul lato del Foro Italico, con il mar Tirreno, infatti dal palazzo Branciforti di Butera e dalla Passeggiata delle Cattive o Mura delle Cattive - così chiamata perchè era il luogo dove passeggiavano le vedove lontane da sguardi indiscreti - è possibile ammirare il golfo di Palermo. Sempre lungo il Foro Italico spicca il neoclassico Palchetto della Musica.
All'interno del Mandamento Tribunali troviamo il quartiere arabo di Palermo, la Kalsa. La Kalsa ha subito negli ultimi anni, grazie alle opere di restauro effettuate e a quelle in corso d'opera, delle trasformazioni rendendolo uno dei quartieri più vivi dal punto di vista culturale. Infatti da diversi anni il comune organizza in estate il Kals'Art, un festival durante il quale tutte le sere le strade sono protagoniste di concerti, mostre e rappresentazioni teatrali. Nel cuore della Kalsa, sulla via dello Spasimo sorge il complesso di S. Maria dello Spasimo fondato nel 1509 in stile tardo-gotico dai padri Olivetani e mai portato a termine. Nel 1520 l'edificio fu impreziosito con l'Andata al Calvario o lo Spasimo di Sicilia di Raffaello Sanzio. L'opera si trova attualmente al Museo del Prado di Madrid. PoLE co più avanti, in piazza Magione, troviamo una delle chiese più antiche di Palermo, la chiesa della SS. Trinità o della Magione.
Palazzo Chiaramonte detto anche Steri sito in piazza Marina, dalla sua nascita intorno al 1320 ha subito diversi passaggi di proprietà e modifiche strutturali. Il palazzo appartenuto fino alla fine del 1400 circa alla Famiglia Chiaramonte, divenuto residenza dei Vicerè e sede della Santa Inquisizione dopo, è attualmente sede del rettorato dell'Università degli Studi di Palermo. Al centro di piazza Marina troviamo villa Garibaldi, al cui interno è presente una Magnolia fra le più grandi di Italia. La piazza oltre al Palazzo Steri ospita una serie di edifici storici come l'ottocentesco palazzo Notarbartolo di Villarosa, palazzo Galletti di S. Cataldo, il Palazzo dell'Intendenza di Finanza ottenuto dalla trasformazione verso la metà dell'800 del Palazzo della Zecca, il seicentesco palazzo Fatta, palazzo Trabucco della Torretta costruito nel 1756 per conto di Don Tommaso Trabucco, la cinquecentesca chiesa di S. Maria dei Miracoli costruita nel luogo in cui esisteva, dipinta sul muro, un'immagine della Vergine ritenuta miracolosa.
Poco distante da piazza Marina, in via del Merlo, c'è il seicentesco palazzo Mirto, dimora della Famiglia Filangeri, la più importante famiglia normanna in Sicilia. Il palazzo, tipico esempio delle residenze dell'aristocrazia palermitana, è oggi sede dell'omonimo museo. Alle spalle di piazza Marina, in via Alloro, troviamo uno splendido esempio di architettura gotico-catalana, Palazzo Abatellis (1495) dell'architetto Matteo Carnilivari. Il palazzo, sede della Galleria regionale della Sicilia, ospita opere di notevole interesse artistico tra le quali l'Annunciata di Antonello da Messina, l'affresco il Trionfo della Morte e tante altre opere. Poco dopo Palazzo Abatellis incontriamo prima la chiesa di S. Maria degli Angeli detta la Gancia, ricovero per malati e forestieri, e poi il settecentesco palazzo Castel di Mirto Bonagia del quale, dopo i bombardamenti della guerra, rimangono solamente l'atrio, la scalinata e un'ala dell'immobile. Alla fine di via Alloro, in piazza Croce dei Vespri, troviamo palazzo Valguarnera-Gangi. Una sala del palazzo settecentesco fu utilizzata da Luchino Visconti per ambientare il ballo del film Gattopardo. Sulla piazza troviamo il complesso di Sant'Anna, oggi sede della Galleria d'Arte Moderna, formato dall'ex convento francescano della chiesa di Sant'Anna e dall'adiacente palazzo Bonet.
In Piazza della Rivoluzione , così chiamata perchè da qui prese l'avvio la rivolta contro i borboni nel 1848 - è presente la fontana del cosiddetto Genio di Palermo, simbolo della città, il settecentesco palazzo Naselli-Flores e il cinquecentesco palazzo Scavuzzo. Da piazza Rivoluzione entrando in via Garibaldi troviamo il settecentesco palazzo Burgio di Villafiorita e soprattutto il magnifico palazzo Ajutamicristo fatto costruire alla fine del 400 dal barone di Misilmeri e di Calatafimi Guglielmo Ajutamicristo. Sul versante opposto di via Garibaldi, da via Aragona, procedendo sempre dritto arriviamo in via Alessandro Paternostro sulla quale si prospetta palazzo Bonanno della Cattolica. Su questa via si apre piazza S. Francesco d'Assisi, con due fontane settecentesche e la chiesa di S. Francesco d'Assisi, edificata verso la fine del XIII secolo. Proseguendo dalla piazza in via Immacolatella, c'è l'oratorio dell'Immacolatella dei primi del '600 e l'oratorio di S. Lorenzo, la cui aula, progettata nel 1600 da Giacomo Amato, è impreziosita dalla straordinaria opera di Giacomo Serpotta, il Sacrificio di San Lorenzo. Qui si trovava la celebre Natività di Caravaggio, trafugata nel 1969.
Lungo via Maqueda in Piazza Pretoria o della Vergogna per via delle nudità delle statue si prospetta il Palazzo Pretorio o delle Aquile (attuale sede di rappresentanza del comune di Palermo). Sulla piazza oltre al palazzo del Comune si prospetta anche la chiesa di Santa Caterina, il Palazzo Bonocore e Palazzo Bordonaro. Alle spalle di piazza Pretoria c'è la Chiesa di S. Maria dell'Ammiraglio, conosciuta da tutti i palermitani come chiesa della Martorana, fu fondata nel 1143 per volere di Giorgio d'Antiochia, l'ammiraglio siriaco al servizio del re normanno Ruggero II.
Concludiamo citando una lista di edifici che è possibile ammirare all'interno del mandamento Tribunali: palazzo Paternò di Spedalotto, palazzo Bonanno di Lungarini, palazzo Massa-Pojero, sede del Museo internazionale delle Marionette; palazzo Amato di Galati, di origine seicentesca, proprietà dei principi Tomasi di Lampedusa a partire dalla seconda metà dell'800; la chiesa di S. Maria della Pietà con all'interno importanti opere di Vincenzo da Pavia, G. Borremans, O. Sozzi, F. Manno, G. Serpotta; l'ex Noviziato dei Crociferi con l'attigua chiesa di S. Mattia, attuale sede dell'assessorato comunale al Centro storico; palazzo Lancellotto Castello di Torremuzza; la chiesa di S. Teresa; il Teatro Garibaldi (1861), inaugurato dall'eroe dei Due mondi.
Confini
Il quartiere si trova in pieno centro storico, lato mare, ed è delimitato da:
Via Maqueda a Ovest;
Via Lincoln a Sud;
Foro Italico ad Est;
Corso Vittorio Emanuele a Nord.
Mandamento Tribunali
Prende in nome dal Tribunale dell'inquisizione che aveva sede nel palazzo Steri.
E' delimitato dal Corso Vittorio Emanuele, dal Foro Italico Umberto I quindi il mare, dalla Via Lincoln e dalla Via Maqueda.
Il mandamento nell'800 è stato spezzato in due dal taglio della Via Roma, in questa zona hanno avuto la loro residenza gli emiri arabi, che avevano eretto il fortino della Kalsa che occupava tutto l'odierno quartiere omonimo.